Oggi vediamo i 4 incantesimi a uncinetto, i miei preferiti.
Credi nella magia? Da bambina ero affascinata dalla magia.
Sognavo di agitare una bacchetta magica, urlare un incantesimo e guardare un coniglio uscire dal cappello.
Crescendo, ho iniziato a dubitare dell’esistenza della magia e col tempo il mio interesse piano piano è svanito fino a quasi spegnersi.
Tuttavia, un giorno ho avuto una sorprendente rivelazione che ha riacceso la mia immaginazione.
Cercavo la magia nei posti sbagliati.
Sognavo tappeti volanti e monete che sparivano, ma la vera magia stava accadendo proprio sotto il mio naso.
Era nascosta in bella vista e si verificava ogni singolo giorno, ogni volta che lavoravo a uncinetto o vedevo qualcuno lavorare a uncinetto.
Accade nelle nostre realizzazioni, attraverso i punti con cui trasformiamo un semplice filo in un intero progetto, intrecciamo trame con incantesimi semplici ma potenti.
E se ti dicessi che anche tu puoi fare magia?
Oggi ti invito a intraprendere un viaggio incantevole nel magico mondo dell’uncinetto, una bacchetta magica che può trasformare fili ordinari in progetti straordinari.
Di più, ti darò un’idea condividendo quattro dei miei 4 incantesimi a uncinetto preferiti, le tecniche che mi accompagnano in ogni progetto, possono fare miracoli anche coi lavori più semplici.
L’incantesimo “lavorazione orizzontale”, in inglese side-to-side. Una volta indossato il capo le righe si presentano in verticale, creando un effetto particolare.
L’incantesimo “righe accorciate”, letteralmente si lavorano delle righe corte, cioè non si arriva fino in fondo alla riga precedente. Donano forma al capo e possono essere molto decorative.
L’incantesimo “punti in costa”, i punti vengono lavorati prendendo una sola costa dell’asola sotto e le varianti sono diverse: costa davanti, costa dietro e la loro versione in costa inversa.
L’incantesimo “maglia bassissima” il mio piccolo seme, lavorata singola o combinata agli altri punti è pura magia! Le varianti sono praticamente infinite. Trame particolari ed effetti incantevoli!
Se vuoi vedere alcuni esempi che mostrano l’uso di questi quattro potenti incantesimi, te li mostro qui in video su youyube:
Quando si tratta di lavorare capi a mano con filati di prima qualità, senza dubbio il primo pensiero è quello che sarà un capo “per sempre”, che ti seguirà e starà con te per molti e molti anni, stessa cosa se deciderai di regalarlo a chi ami.
La prima fase di progettazione è senza dubbio la più importante.
Scegliere il modello che ti piace, che ti vesta bene e che sia confortevole, i tuoi colori preferiti….. è sicuramente la parte più bella.
Ma devi anche fare i conti con le difficoltà tecniche per realizzarlo.
E devi fare i conti, anche! con la pazienza. Eh sì perché l’abbiamo provato tutti quel desiderio di finirlo subito, a scapito spesso delle rifiniture e dei dettagli.
Questo è particolarmente vero quando sei principiante e hai la smania di indossarlo il prima possibile.
In questi casi, allenare la pazienza apprezzando ogni fase del lavoro è la soluzione.
Prova a separare il lavoro in “tappe” per esempio:
avvio – lavorazione del punto – parti del progetto – assemblaggio e cucitura
Potresti trarne grande soddisfazione e godere di quello specifico step e ammirarne il risultato, per poi proseguire con la fase successiva.
Detto questo, non c’è bisogno di preoccuparsi perché non devi essere un maestro dell’uncinetto per ottenere un lavoro ben fatto. E non lo vogliamo nemmeno perfetto!
Tutto ciò che devi conoscere per il momento, è come lavorare la seconda riga.
Tutti abbiamo imparato l’uncinetto facendo metri e metri di catenelle J, ma…. la seconda riga, come la lavori?
Io conosco 3 modi differenti per lavorare la seconda riga a uncinetto, te ne parlo in questo video:
Il mio momento prima di entrare al lavoro, ma perché il viaggio dura così poco?
Prima di appassionarmi all’uncinetto mi portavo sempre dietro un libro . Ora ho sempre un gomitolo in borsa e l’uncinetto in tasca.
E’ piccolo e occupa poco spazio, lo porti ovunque e lo puoi lasciare e riprendere con facilità.
Ho sempre in lavorazione più progetti insieme, ma di tipologie diverse: come coi libri.
C’è il progetto per il divano, che di solito è un progetto grande, con punti facili e ripetitivi, puoi seguire le tue serie preferite mentre lo lavori,
o rilassarti chiacchierando con amici e famigliari,
ormai si sono abituati a vedermi sempre con le mani in movimento.
il progetto da scrivania, di solito lo riservo ad un lavoro più complesso se richiede calcoli e attenzione. Ho la necessità di prendere appunti e mi occorre più concentrazione.
La scrivania mi mette in uno stato di efficienza laboriosa. Mi piace sicuramente rilassarmi, ci sono però anche momenti in cui trovo piacere nel far funzionare il cervello. Ho bisogno di far frizzare il cervello, di stimoli e sfide.
E il progetto da borsetta, che è piccolo e maneggevole, e mi segue ovunque.
E tu, sferruzzamente parlando, sei monogamo o poligamo?
RIFLESSIONE
Di persone che affrontano un progetto alla volta ne ho conosciute pochissime, o forse nessuna ora che ci penso.
La creatività mi spinge a essere curiosa e a esplorare cose nuove da provare, infatti oltre ai vari progetti ho in lavorazione anche tanti campioni, esperimenti e tentativi di nuovi punti e combinazioni di colori.
Mi succede sempre quando lavoro a uncinetto, vengo stimolata da nuove idee e spunti che devo subito mettere in pratica. Più lavoro e maggiori sono gli stimoli.
Se mi ritrovo con un blocco di creatività, ormai lo so, non devo fare altro che prendere in mano un filo e l’uncinetto e lavorare, anche senza meta, solo per il piacere di muovere le mani.
Il mio cervello ne coglie subito gli stimoli e si riattiva. Chissà dov’erano tutte queste nuove idee prima,
Si verifica uno sblocco. E ogni volta mi sembra una magia.
LA PASSIONE CHE BRUCIA
La tua passione per l’uncinetto ha preso il sopravvento e ti è sfuggita di mano?
Prognosi: MATTA di uncinetto
Quali sono i sintomi di questa malattia? Non sarà mica contagiosa!
Oggi facciamo autodiagnosi: misuriamo la tua e la mia febbre per l’uncinetto.
Ecco i 20 sintomi certi: se ne hai almeno 12 sei ammalato! la passione che brucia
Il numero dei tuoi gomitoli in casa o delle borse progetto disseminate ovunque è diventato insostenibile. Non sapendo più dove metterli stai seriamente meditando si soppalcare.
Parti per le vacanze o per un we e devi prevedere una valigia in più per i tuoi progetti e i filati.
Cammini, fai una passeggiata, guardi le vetrine dei negozi ti fermi qualcosa ha catturato la tua attenzione. Scatti una foto e subito devi ritornare a casa e replicare quel maglione o accessorio che hai visto.
Arrivi nel tuo negozio di filati preferito, ti vedono ti stendono un tappeto rosso ti chiamano per nome e in poche parole cominciano a fregarsi le mani
A Natale, al tuo compleanno, ad ogni circostanza chi ti conosce sa che per farti felice basta regalarti un gomitolo.
D’estate quando il termometro va a 40 lavori lo stesso i filati invernali, scegli deliberatamente di morire di caldo ma devi assolutamente finire quel maglione entro settembre.
Ogni fine settimana si sa le tue gite sono un giro al negozio preferito, alla bancarella del mercato, a fiere o eventi (solo per dare un’occhiata non compro nulla, ho già tanto). Seh! e qualcuno ha già smesso da tempo di accompagnarti.
La tua routine quotidiana, da un momento tranquillo passato nel posticino a lavorare, magari mezz’oretta dopo cena, a fine giornata, per rilassarsi ……si è trasformato in: ovunque e dovunque. Mentre parli con qualcuno, mentre aspetti l’acqua che bolla, in coda in posta, dal dentista, in treno, tra amici,. A qualsiasi ora del giorno e della notte.
Manutenzione dei capi fatti a mano con i filati naturali: prima usavi solo la lavatrice, ora devi lavare a mano. Sciacquare alla temperatura corretta, strizzarli delicatamente uno ad uno avvolgendoli nell’asciugamano, metterli in bloccaggio, stenderli in piano, riporli in luogo sicuro da acari. E tutto un sacco di altre cose che effettivamente gravano ulteriormente sui tuoi compiti quotidiani.
Non vuoi più guidare se sei in compagnia, pretendi che lo faccia l’altro, così puoi lavorare a quel progetto che devi assolutamente finire il prima possibile.
Ti ritrovi a guardare le previsioni del tempo non più per andar a fare un bel we al mare ma per capire se puoi lavare i tuoi maglioni.
Hai una lista lunga di pattern e schemi acquistati on line di cui non potevi proprio fare a meno e per replicarli tutti dovresti avere 7 vite come i gatti.
Sei appena tornata dalle vacanze scorri la tua galleria di foto e scopri che hai più foto di modelli di capi e accessori che di tramonti.
Vai in merceria a comprare un ago e……. dopo 3 ore ti ritrovi in cassa con 200 euro in meno e un vago senso di colpa.
I gomitoli te li guardi, te li coccoli, te li annusi, te li accarezzi.
Ti accorgi ad un certo punto che i we, il tuo tempo libero piano piano viene completamente assorbito dall’u. E’ piacevole ma ti toglie energie e anche un po’ di libertà.
Prima la tua stagione preferita era l’estate e amavi il cado, ora non vedi l’ora che arrivi l’autunno e l’inverno per lavorare filati caldi e indossare i morbidi capi.
Dal tuo estratto conto bancario, è evidente che quello che prima spendevi in vestiti ora lo spendi per lo shopping dell’uncinetto.
Ti rendi conto che il numero dei gomitoli che possiedi è aumentato, che molti di quei filati non li conosci abbastanza bene e non sai come utilizzarli. E ora che hai scelto un nuovo progetto da iniziare ti accorgi che non hai in casa il filato adatto e lo devi comprare.
Ti svegli di notte e ti vengono in mente soluzioni di calcoli che non riuscivi a far quadrare oppure idee per l’ennesimo nuovo progetto. A quel punto ti devi assolutamente alzare e prendere nota, prima di dimenticartene.
RIFLESSIONE
E ora dimmi sei stato contagiato anche tu?
L’uncinetto dovrebbe renderci felici e dobbiamo imparare a gestire questa passione in un modo equilibrato.
Dobbiamo impegnarci a renderlo sostenibile per noi e il pianeta.
oggi impariamo a fare la maglia bassa e il nostro progetto comincerà a prendere forma. Qui sotto troverai il link al video.
Ho deciso di svelarti che cosa sarà:
realizzeremo la pagina di un diario,
già …ma perché??
Motivazioni pratiche: è un rettangolo, dalle dimensioni piccole, quindi è come un campione, lo lavoriamo con la maglia bassa oppure decidi tu il punto che preferisci, se sei già esperto.
Puoi realizzarne tante di pagine con diversi punti, colori e combinazione di filati. Ma non tutte subito, saranno pagine che accompagneranno i tuoi sforzi e documenteranno i tuoi progressi.
E alla fine possiamo rilegarle in una bella copertina.
Motivazione sentimentale: diventerà il tuo diario dell’uncinetto. Il libro ricordo dei tuoi primi passi, e col tempo una raccolta di tutti i punti che ti piacciono, che hai provato o inventato, un aiuto per organizzare i tuoi campioni.
Comincia a tessere la tua storia, i tuoi ricordi, i tuoi sogni.
Da tanto tempo desideravo fare un podcast e parlare di uncinetto, io amo parlare di uncinetto.
Avevo aperto, ed ho tutt’ora, un canale YouTube, a cui sono molto affezionata, ho incontrato una community fantastica, gli utenti però cercano soprattutto video tutorial.
Il podcast mi permette di dare libero sfogo a pensieri e condivisioni, rivolgendomi ad un pubblico che è lì per questo: ascoltare.
TRAILER PODCAST CONTA CON ME
C’è un momento della giornata che è solo tuo? Un angolino tutto per te dove puoi lasciare fuori il resto del mondo e tutte le preoccupazioni?
Il mio è l’uncinetto…. lo so è un oggetto
ma quando lo tocco ha il potere ovunque io sia di aprire una porta magica e farmi entrare nel mio momento solo mio e nel mio angolino tutto per me.
Conta con me, è il mio podcast
Sono Marina e amo parlare di uncinetto…Si si parlare perché l’uncinetto non solo si fa…..
In questo podcast dell’uncinetto si parla
Ti racconto di come ho iniziato ad amare l’uncinetto e della mia sete di imparare.
Ti parlo dei miei progetti che immagino, comincio e che a volte scelgono strade diverse e diventano altro da come li avevo pensati, forse anche migliori.
Condivido i miei errori….. inevitabili e direi indispensabili, e i miei momenti gratificanti.
Filati che mi scaldano il cuore e colori che mi riempiono gli occhi, intrecci e trame.
Ascolta il mio podcast
“conta con me”
esce ogni giovedì, Un punto alla volta, ti porto nel mio rifugio e se ti va di sperimentare, troverai sotto ogni puntata i link ai video per realizzare un progetto insieme.
Comincia a intrecciare la tua storia i tuoi ricordi e i tuoi sogni.
Cappello onde a crochet a maglia bassissima, con la stessa lavorazione dello scaldacollo onde.
Ho utilizzato sempre i giri accorciati ma lavorati in modo diverso in quanto la lavorazione deve salire in verticale e chiudersi solo all’estremità alta del cappello.
Waves crochet cowl è uno scaldacollo a sprone tondo, ma lavorato in modo particolare cioè side to side, in orizzontale, con giri di andata e ritorno.
I giri accorciati utilizzati faranno crescere in altezza maggiormente la parte dello sprone rispetto al collo, creando una “rotazione” che produrrà un cerchio.
I due lembi quando verranno poi cuciti formeranno un tubolare più stretto in alto (nel collo) e più largo in basso (nello sprone) che si potrà indossare agevolmente.
E’ sufficiente lavorare più ripetizioni di un piccolo schema, tante volte quanto basteranno a raggiungere la misura del collo e della testa (per poterlo indossare).
knit-look crochet, it looks like knitting, but it’s crocheting
Come la maglia ai ferri, però è uncinetto
Quando indosso i maglioni fatti da me all’uncinetto le frasi che mi rivolgono più spesso…
… è uncinetto? Sembra maglia
… ma se devi fare lavorazioni all’uncinetto che sembrano fatte ai ferri perché non lavori direttamente a maglia?
Da quando ho iniziato l’uncinetto cerco di creare dei capi che siano il più possibile leggeri e non grossolani, scelgo filati a lungo metraggio piuttosto sottili e lavoro punti piccoli e ripetuti e lavorazioni ripetitive.
Ho poi scoperto che c’è un termine in inglese per definire queste texture che sembrano lavorate ai ferri “kint-look crochet”.
Perché non lavoro direttamente ai ferri?
Il motivo è molto semplice: adoro lavorare all’uncinetto. Io amo l’uncinetto: mi calma mi ancora, mi salva.
Amo i “punti tessuto” e la mia esplorazione mi porta a cercare nuovi modi di combinare i vari punti per creare una tessitura unica, preferibilmente leggera e piatta, che ben si adatta ai maglioni.
La scoperta “dell’acqua calda” è che è la maglia ad assomigliare all’uncinetto!
L’uncinetto è una tecnica antica che poi si è evoluta in altre tecniche e relativi utensili. Ma tutto ebbe inizio con l’uncinetto, con la maglia bassissima, un punto alla volta, un gesto alla volta quasi un procedere per “nodi” https://www.urbancrochet.com/wp-admin/post.php?post=33&action=edit
L’uncinetto lavorato con queste tecniche antiche viene oggi interpretato e reso contemporaneo e soprattutto qui in Italia sembra nuovo. La mia formazione da autodidatta si è evoluta coi social e con la conoscenza di creative/i stranieri soprattutto di lingua russa.